DOTTORATO DI RICERCA IN SOSTENIBILITÀ E AGENDA ESG
Caratteristiche del Corso
Ciclo: XL
Coordinatore: Prof.ssa Alessandra Micozzi – SSD SECS-P/06
Sede Amministrativa: Piazza Mattei, n° 10 – Roma (RM) 00186
Data presunta di inizio del corso: 01 dicembre 2024
Durata: 3 anni
Aree CUN: 07 – Scienze agrarie e veterinarie, 08 – Ingegneria civile e Architettura, 09 – Ingegneria industriale e dell’informazione, 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche, 12 – Scienze giuridiche, 13 – Scienze economiche e statistiche, 14 – Scienze politiche e sociali.
Curricula:
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Presentazione del Corso di Dottorato:
Il corso Il dottorato in “Sostenibilità e agenda ESG” è un programma di formazione rivolto a laureati con una attitudine alla ricerca, i quali vogliano acquisire competenze specialistiche nelle discipline economiche, manageriali, giuridiche e tecniche per la gestione della conoscenza, dell’innovazione e delle tecnologie per lo sviluppo sostenibile.
Il Dottorato intende approfondire i problemi connessi alla transizione verso un modello di sviluppo sostenibile tenendo in considerazione questi aspetti sinergici nella convinzione che la crescita e lo sviluppo di un Paese possano avvenire solo raggiungendo l’equilibrio tra dimensione economica, dimensione sociale e dimensione ambientale.
Formare professionisti in grado di considerare queste tre dimensioni, allo stesso momento, permette di assecondare le richieste e le crescenti pressioni di un numero sempre più ampio di stakeholder. La necessità di raggiungere, nel lungo periodo, uno sviluppo sostenibile sta avendo forti ripercussioni tanto sulle politiche e sulle pratiche aziendali, quanto sulle scelte messe in atto dai decision-maker che si occupano di amministrare la res publica.
Obiettivi del corso
Il percorso formativo del Dottorato di Ricerca in “Sostenibilità e agenda ESG” ha l’obiettivo di fornire ai dottorandi gli strumenti che consentano loro di ideare e progettare soluzioni orientate alla sostenibilità, quantificare e valutare la sostenibilità di sistemi gestionali e modelli di business differenti, valutare il livello di rischio potenziale di ogni progetto, proporre e valorizzare le innovazioni tecnologiche in termini di prodotti e servizi per lo sviluppo sostenibile.
Il corso mira a formare professionisti sui temi cardini succitati attraverso un approccio complesso che tocca le scienze economiche-sociali, giuridiche e ingegneristiche applicate al tema della sostenibilità. La formazione poliedrica e avanzata è, quindi, al tempo stesso: (i) multidisciplinare, in quanto docenti esperti di diverse discipline lavoreranno insieme ai discenti proponendo una visione del tema attingendo alla propria conoscenza specialistica; (ii) interdisciplinare, in quanto i nuovi paradigmi improntati alla responsabilità sociale verranno proposti garantendo l’integrazione di conoscenze e metodi appartenenti a diverse aree scientifico-disciplinari; (iii) cross-disciplinare, poiché la sostenibilità è un approccio che per essere compreso, e messo in atto, ha la necessità di essere analizzato da più prospettive contemporaneamente, valorizzando l’integrazione di metodi e contributi culturali anche distanti tra loro.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti
L’ultimo rapporto Greenitaly 2021 evidenzia come quasi il 40% delle 300 mila aziende italiane (circa il 21% del totale delle imprese attive) che hanno deciso di orientare le loro scelte strategiche verso la sostenibilità, abbiano segnalato difficoltà nel reperire professionisti con le competenze necessarie a supportarle nel percorso verso la “green economy”.
Il dottorato di ricerca in “Sostenibilità e agenda ESG” vuole contribuire a colmare questo gap nell’offerta di figure professionali con elevata specializzazione nelle tematiche della sostenibilità.
Anche in ragione della recente riforma degli artt. 9 e 41 della Costituzione, che hanno valorizzato al massimo grado la tutela dell’ambiente, di cui la sostenibilità è una delle principali declinazioni, nonché della Missione 2 del PNRR (“Rivoluzione verde e transizione ecologica”), sempre più impellente è l’esigenza di figure professionali che, soprattutto nel contesto delle imprese, possano vantare in questa materia competenze trasversali, in modo da offrire il loro qualificato contributo sia in termini di scienze “hard” (ad esempio, sapere cosa effettivamente sia, dal punto di vista tecnico, un “rifiuto pericoloso”), sia in termini giuridici (ad esempio, sapere come richiedere ed ottenere una autorizzazione ambientale integrata), sia in termini economici (ad esempio, sapere cosa sia un “bilancio verde”, nell’ambito di una economia circolare).
Coerenza con gli obiettivi del PNRR
La crisi economica e sociale conseguente alla pandemia e l’instabilità derivante dalla guerra hanno consolidato l’idea dei decisori politici che la sostenibilità debba essere un pilastro su cui fondare il modello di sviluppo economico, ambientale e sociale. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha, per questo motivo, destinato gran parte delle risorse alla transizione verde.
Il dottorato incontra gli obiettivi del PNRR e, nello specifico, la transizione verde e la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva che sono inclusi nel Regolamento RRF come pilastri sui quali i PNRR si focalizza. In particolare, la transizione verde discende direttamente da l’European Green Deal e dal doppio obiettivo dell’Ue di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, ma nei pilastri è prevista anche la protezione delle risorse idriche e marine, la transizione verso un'economia circolare, la riduzione e il riciclaggio dei rifiuti, la prevenzione dell'inquinamento e la protezione e il ripristino di ecosistemi sani.
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